lunedì 14 novembre 2011

You Can't Get Always Get What You Want


"I primi a comparire erano stati Martha Reeves and the Vandellas. Avevano suonato Dancing In The Street e quando avevano attaccato la strofa Baltimora e il D.C. Il pubblico si era acceso. La ragazza con il top scollato ballava davati a loro, ancheggiando, e i ragazzi se l'erano immaginata nell'atto restando paralizzati. Dopo aveva fatto la sua comparsa Stevie Wonder, aprendo stranamente con Rockin' Robin, un successo di Michael Jackson di quell'anno, poi aveva fatto muovere la folla proseguendo con il suo repertorio. Durante Signed, Sealed, Delivered (I'm yours) era uscito un accompagnatore per far girare Stevie visto che, senza rendersene conto, stava cantando rivolto verso la parte vuota della tribuna. Dopo un momento morto, in cui la gente si era fatta ancora più ubriaca, disinibita e stravolta gli Stones erano saliti sul palco, e Mick Jagger, magro per via della cocaina, con una tutina bianca e una sciarpa di seta rossa, aveva gridato 'ciao campeggiatori' facendo partire il gruppo con Brown Sugar. Quarantamila persone si erano alzate in piedi, alimentate da alcol, anfetamine, acidi, marjuana e giovinezza. Un agente di polizia faceva ruotare il manganello al ritmo della musica. Il gruppo aveva suonato brani da Exile on Main Street, che era uscito da poco. L'assolo di chitarra di Mick Taylor in You Can't Get Always Get What You Want era stato epico".
È un brano trato dall'ultimo romanzo di George Pelecanos, "Il sognatore", autore noir di cui abbiamo già parlato in occasione del precedente "Il giardiniere notturno". Anche in questo libro la musica è una sorta di punteggiatura, un sottofondo ideale a una scrittura sempre avvincente, nonostante "The turnaround", questo il titolo originale, non sia la miglior prova dello scrittore di noir preferito da Barack Obama. Ma al di là di questo, viene un po' di nostalgia a pensare a quel concerto del 4 luglio 1972 al Robert F. Kennedy Memorial Stadium di Wahington, una delle tappe del The Rolling Stones American Tour con Stevie Wonder che di lì a poco avrebbe pubblicato un capolavoro come "Superstition". Chissa che per il quarantennale ormai prossimo non salti fuori un cd con annesso dvd; e magari dal MIT di Boston arriverà la buona notizia e per quella data avranno inventato una comoda macchina del tempo. Anche se "non è possibile sempre ottenere quello che vuoi".

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