martedì 11 gennaio 2011
Io e te (dove non si parla di Gianna Nannini e la figlia Penelope Jane, ma del suo nuovo disco)
Arrivo in ritardo, un dirigente della Sony sta già parlando, ovviamente con toni entusiasti, del disco che tra poco ascolteremo in anteprima, frutto di un periodo di 'straordinaria creatività' di Gianna. Applausi e urla dal secondo settore del Teatro Elfo/Puccini di Milano che ospita l'evento, quello in cui sono sono stipati i fan della community. Il primo è riservato ai media, anche se si mormora che alcune interviste siano date ad personam nel backstage e tra gli eletti si fa il nome di Signorini. Alle 11.10 si spengono le luci, quelle del secondo settore, il primo resterà illuminato per permettere ai giornalisti di scrivere. O di essere beccati se parlottano o si addormentano. Sul maxi-schermo una maxi-fotografia della Nannini, giubbotto di pelle, jeans con l'elastico, maglietta sollevata a mostrar la pancia che fu (ma la maternità non è argomento di conversazione ci diranno più tardi, la signora Nannini "è stata attaccata per aver strumentalizzato il suo lavoro a fini promozionali": un lapsus interessante, se si considera che il singolo ha l'ecografia di Penelope Nannini in copertina, mentre l'album porta la foto di cui sopra). Parte il primo brano e con lui i disegni, sulla foto, opera di Michelangelo Pistoletto, tanti ovali con due cerchi adagiati e un puntino al centro. Una linea lega tutti puntini e transita per l'ombelico della Nannini; ma sbagliate a pensare che c'entri la sua maternità. Il disco lo ascoltiamo per intero, mentre sull'immagine immobile continuano a gironzolare gli ovuloni di Pistoletto: undici brani che parlano tutti inderogabilmente d'amore, con frasi che sembrano uscite dritte dritte dai miei diari di terza media. Arrangiamenti monotoni del mago Will Malone che dà il meglio di sè nella cover di "Volare", resa con un zum-pa-pa di fondo e chitarre rock. Alle dodici in punto la musica finisce, si riaccendono le luci e arriva lei, intabbarata in un mantello che ruota teatralmente, getta per terra, rimanendo in smoking e camicia bianca. Entra una poltrona e partono le domande dei soliti giornalisti, poco più noiose e prevedibili delle canzoni. E le risposte non sono da meno, nonostante il cipiglio ribelle della Gianna che arriva a dire che "non bisogna pensare a destra e sinistra, se no non si viene a capo di niente". Salvo aggiungere che lei è comunque a favore delle differenze. In mezz'ora è tutto finito con un'ultima notazione sulla prossima tournée: inizierà da Milano a fine aprile e sarà preceduta da un evento privatissimo con il battesimo di Penelope da parte di alcuni padrini e madrine vip i cui nomi sono, per ovvi motivi, segretissimi. Ma non crediate che questo c'entri con la maternità della Nannini. Arrivano le rose dei fan con tanto di biglietto letto senza troppa convinzione, poi lentamente il teatro si svuota verso il buffet dove lei non ci sarà. Forse è l'ora della pappa: ma questo non c'entra con la presentazione del disco.
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