lunedì 10 gennaio 2011
Scrivere in musica: Sunset park
Benché uno dei protagonisti sia il batterista dei Mob Rule, un “roco, dissonante, improvvisato” gruppo (alla Lounge Lizard) che raccoglie in media due o tre date al mese, non c'è molta musica nell'ultimo, meraviglioso libro di Paul Auster, “Sunset Park”. Il romanzo ha inizio a Miami, in Florida, dove Miles Heller si è autoesiliato per un drammatico evento della sua infanzia, ma presto l'azione si sposta a New York, nell'amata Brooklyn di Auster (e Lou Reed tanto per fare un nome), intorno ad una casa occupata abusivamente nei pressi del cimitero di Green Wood. Ma quello che importa qui non sono le vicende dei protagonisti, che per le più disparate congiunture e circostanze si trovano intrecciate tra loro, quanto il fatto che il romanzo sia strutturato (o almeno, a noi piace pensarlo) come una grande suite jazz, divisa in quattro parti, per un gruppo di sette elementi. Il leader è sicuramente Miles (‘nomen omen’) Heller, che introduce la vicenda (il tema) per le prime cinquanta pagine. Poi tocca al batterista, Bing Nathan, che nel secondo capitolo, dopo un assolo di presentazione, duetta a turno con gli altri strumenti, Alice Bergstrom, Ellen Bruce e con lo stesso Heller. Nella terza parte è la volta di Morris Heller, il padre di Miles (Dewey Redman con il figlio Joshua? O Ellis Marsalis con Wynton?) fino alla lunga chiusura finale della parte conclusiva in cui a turno gli interpreti, con la novità della madre di Miles, Mary-Lee Swann, riprendono il tema per svolgerlo e portarlo a compimento. Trattandosi di Auster, l’idea melodica di fondo è quella di molti altri suoi libri: il caso come impareggiabile e decisivo artefice dei nostri destini (un suo romanzo del 1990 si intitola non a caso “The Music of Chance”), un avvenimento fortuito che cambia completamente la direzione di una vita, coinvolgendone e a sua volta modificandone altre. Come accade a volte nel jazz, dove l’improvvisazione durante un assolo può condurre il musicista (e di conseguenza tutto il gruppo) verso rotte inedite e inaspettate. Trovate voi il disco con il quale accompagnarvi nella lettura di questo libro; oppure sceglietelo a caso, potrebbe rivelarsi la soluzione migliore.
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