Ad Alfonso Signorini, Federico
Lucia, 23 anni in arte Fedez, gli piace
molto. Tanto tanto.
Tanto da dedicargli per la seconda volta la copertina di Chi,
il settimanale da lui diretto (ad ottobre ha avuto l’onore anche della
copertina di Rolling Stones Italia, ma questo è un problema che riguarda
Rolling Stones USA), una lunga intervista, un articolo di tal Azzurra Della
Penna che ripercorre la sua carriera e soprattutto un editoriale che potrebbe
essere la prova decisiva di fronte al quale nessun tribunale potrebbe opporsi
all’abolizione dell’Ordine di Giornalisti. Nel corsivo l’ineffabile Alfonso
(che per inciso si fa ritrarre sorridente in t shirt e gatto sulle spalle)
spiega le ragioni di tanto affetto: Fedez sarebbe (il condizionale è d’obbligo poiché
non lo conosciamo personalmente) una persona scomoda e incoerente, ma autentica.
Da cosa deduce il nostro, questa scomoda incoerenza? “Perché nelle sue canzoni
cuore non fa mai rima con amore“ (a essere onesti nelle sue rime si sente di
peggio: “Fiero di essere italiano/una Repubblica fondata sul lavoro…di mano”);
perché “è pieno di tatuaggi, ama i genitori, che lo seguono fieri nelle sue
trasferte” (anche perché la madre è l’amministratore delegato della sua società
fondata insieme a J-AX); perché “critica senza fare sconti il sistema e lo fa
perché lo conosce bene”. Tanto da scrivere l’inno per la festa Cinque Stelle al Circo Massimo: “Dalla marcia su
Roma fino al marcio su Roma c'è solo un MoVimento che va avanti all'infinito”; e
proprio una frase dell’inno - “Caro Napolitano te lo dico con il cuore o vai a
testimoniare oppure passi il testimone!” – ha scatenato le ire di due deputati
del PD che hanno chiesto a Sky di rimuoverlo dalla giuria di X Factor (sia
detto di passaggio: un po’ come se alle mogli dei due si chiedesse, a causa
dell’evidente stronzata uscita di bocca, di abbandonarli testé al loro destino).
Insomma un vero personaggio scomodo e incoerente,
proprio quello che funziona di più in questo momento, in cui una comoda
coerenza non interessa più nessuno; quasi un eroe nazionale, guarda un po’ il
titolo di un suo video del 2013
in cui appare proprio lui, Alfonso Signorini, elegante in tutina rosa
simil-Superman. È allora ecco svelato l’arcano, è lui l’autentico eroe
nazionale che parla attraverso Fedez, il vero scomodo e incoerente del panorama
italiano, l’uomo che non ha paura di cantarle a tutti senza scrupoli, uno che a
testa alta potrebbe dire “non è che la TV di Berlusconi, ci ha fatto diventare
tutti un po’ coglioni?”. Potrebbe. Chi è pur sempre un settimanale del gruppo
Mondadori, non è che siam proprio incoerenti fino in fondo.
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