
Partiamo dalle dolenti note: malgrado la rimasterizzazione, il risultato sonoro finale è poco più che modesto. Peccato, ma trattandosi di un’incisione dal vivo del 1967 non resta che accontentarsi. Le note liete sono, letteralmente, quelle musicali: un anno prima del secondo concerto all’Apollo theater, The Godfather of soul è all’apice della sua creatività musicale. L’energia del suo funk, la sensualità delle sue ballad, fanno vibrare il pubblico (che, caso senza precedenti, è quello raccolto di un nightclub) e, quarant’anni dopo anche il salotto di casa. La scaletta (enormemente ampliata rispetto al disco originale) raccoglie tutti i successi di Mr. Dynamite eseguiti da una band indemoniata, ma “Try me” con la voce rotta di Brown, sbeffeggiata dal violino di Richard Jones vale da sola l’acquisto.
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