domenica 22 novembre 2009
Tutta un'altra musica
“La questione non era che lui la faceva sentire incompetente, poco sicura di sé e del suo gusto. Semmai era il contrario. Lui non sapeva niente di niente e lei finora non aveva mai voluto rendersene conto. Aveva sempre pensato che l’appassionato interesse di Duncan per la musica, il cinema e la lettura fosse indice di intelligenza, ma evidentemente non era così”. È un brano tratto dal nuovo libro di Nick Hornby – Tutta un’altra musica (Guanda editore) – scrittore particolarmente caro a questo sito per i motivi che potete facilmente intuire se avete letto Alta fedeltà e Febbre a 90° (e se non lo avete fatto, sbrigatevi a farlo). Lui, Duncan, è il più grande esegeta di Tucker Crowe, misconosciuto cantautore statunitense, scomparso misteriosamente dalle scene dopo sei album, più di vent'anni fa, dopo un ultimo disco, “Juliet”, unanimemente considerato il suo capolavoro, una via di mezzo tra il Dylan di “Blood on the tracks” e lo Springsteen di “Tunnel of love”; lei è la sua compagna Annie, 15 anni passati ad ascoltare i bootleg di tutti i concerti di Crowe (tranne uno, che purtroppo nessuno ha registrato, Malmoe 1984, quando ha cantato "Love will tear us apart" dei Joy Division). All'improvviso spunta un cd, “Juliet, naked” (titolo originale del libro) con le scarne versioni demo del venerato 33 giri e tutto va all’aria. La scrittura è fluente, lo stile ironico e divertente, gli unici personaggi positivi (o con un po’ di sale in zucca) sono quelli femminili e, come in ogni libro di Hornby, c’è almeno una verità che avevamo sotto il naso e di cui non c'eravamo mai accorti. Ma per noi la rivelazione è tutta in quella pagina 56 citata all'inizio: si può collezionare dischi di ogni genere, conoscere tutto di un cantante, di un gruppo e dei suoi membri, oppure aprire un blog dedicato a un chitarrista olandese degli anni ’70 per disquisire sulla sua discografia insieme ai soli quindici altri esseri umani (molto probabilmente uomini) ai quali interessa, ed essere comunque una persona mediocre, se non addirittura un disadattato. Lo sapevate già? Probabile, ma ora è tutto nero su bianco. (A proposito: nella biografia di Wikipedia riportata nel libro l'uscita di "Naked" è datata 1986, mentre alla sezione discografia è anticipata al 1983. Refuso voluto dell'autore o grave disattenzione dell'editor?)
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