giovedì 11 giugno 2015

UmbriaJazz15


Ho visto cose: calzini in filo di scozia blu dentro Birkenstock marroni, ballerine col tacco, rosse e bucherellate, giacche di lino su Merrell gommose, cappelli di paglia e occhiali sgargianti, vestiti sbracciati in corpi opulenti in stivali estivi slabbrati, nasi rifatti, bocche deformi, rossetti sbagliati. E smartphone e tablet alzati verso il tetto pur di riprendere l’evento, un Presidente Regionale che parla di eccellenze e Renzo Arbore che cita Paolo Conte (è in cartellone, insieme ai Subsonica, ma c’è anche roba interessante, giuro), sì le donne non amano il jazz. Per dargli ragione, un’ingioiellata in nero fuori luogo e tempo massimo, parla al telefono, ribadendo stentorea dove si trova, incurante di Fresu e Rea che provano a suonare – “O que sera, que sera”, mai titolo fu più adatto – tra i convenuti che attendono solo il via libera per il buffet, tutta plastica riciclata o qualcosa del genere, ingozzatevi pure, il pianeta non ne risentirà. Poi ci si mettono anche loro, “Almeno tu nell’universo” ce la potevano risparmiare, ma non basta, in mezzo a “E se domani” appare incredulo il tema di “Parole Parole Parole” e sembra di essere davvero sul Titanic con la speranza che l’iceberg arrivi presto e porti anche un po’ di fresco. Ma io sono riconoscente a Umbria Jazz, e chi non lo è, nell’ottantasette ci ho visto Dexter Gordon e subito dopo Stan Getz con Kenny Barron, Rufus Reid e Victor Lewis, ancora mi sembra di esser lì, io e Marco Carbone che chissà che fine avrà fatto. Il concerto è finito, il brusio ha raggiunto i decibel di uno stadio di calcio nell’intervallo, volenterosi e incuranti dei desideri di (quasi) tutti, piano e tromba ne fanno ancora una, “Bye Bye Blackbird” e mentre esco comincio a credere che i brani scelti avessero un senso. Fuori ci sono quelli che la sanno più di tutti e parlano come se, mentre i tram sfilano incuranti. Nel palazzo di fronte una targa ricorda Perez Prado, ma nessuno ci bada.

Un Amore Supremo

In occasione dell'uscita in edicola di A Love Supreme, primo titolo della collezione I Capolavori del Jazz in Vinile, sono andato a ria...