sabato 29 dicembre 2018

Un Amore Supremo

In occasione dell'uscita in edicola di A Love Supreme, primo titolo della collezione I Capolavori del Jazz in Vinile, sono andato a riascoltarmi una delle due copie che serbo gelosamente tra i miei scaffali (per la precisione oltre alla prima edizione stereo e alla prima mono ne posseggo altre due in cd, quella  con il concerto di Antibes e quella del 2015 in cui sono state aggiunte per la prima volta tutte le take con Archie Shepp). Avevo acquistato quell'ellepi quando avevo sedici anni: arrivato a casa, mentre stavo per collocarlo sul giradischi, mi era scivolato dalle mani frantumandosi a terra; passato lo sgomento non mi era rimasto che racimolare pazientemente le 4.500 lire necessarie al riacquisto per il tanto sospirato ascolto. Insomma per me è un disco particolare, ma ovviamente non è per questo che vi consiglio di correre in edicola; i motivi per cui dovete comprarlo, anche se non avete un giradischi, li trovate qua sotto, in un articolo che  scrivevo una quindicina di anni fa sul Corriere Mercantile - che, ahimè, oggi non esiste più - in una pagina curata da Giancarlo Balduzzi, lider maximo di Disco Club - che per fortuna oggi esiste ancora (sia il negozio che Giancarlo).  Dico questo perché spero mi perdoni se sto consigliando di andare in edicola a comprare un disco; a pensarci bene, sono sicuro che lo farà, perché lui sa che se scoprirete di non poter vivere senza la discografia di Coltrane, cosa altamente probabile, è sempre a lui che dovrete rivolgervi. E comunque non conosco miglior modo di cominciare il 2019 che ascoltando l'Amore Supremo. Auguri a tutti. Per chi avesse fretta il disco lo trovate tutto qui > https://www.youtube.com/watch?v=ll3CMgiUPuU



JOHN COLTRANE A love supreme (Impulse!, 1965)
Nel 1964 John Coltrane è un musicista affermato: dopo aver lasciato Miles Davis ha inciso per l’Atlantic una serie di album – Giant steps, My favourite things, Olè – di rara bellezza; dal 1961 è sotto contratto per la Impulse – l’etichetta nata per documentare The new wave in jazz! – e il suo gruppo, formato da McCoy Tyner al piano e Elvin Jones alla batteria, con l’arrivo di Jimmy Garrison al contrabbasso ha trovato una definitiva stabilità. In quell’anno a giugno incide Crescent, misconosciuta gemma che preannuncia le sedute del 9 e 10 dicembre durante le quali nascerà A love supreme: in realtà, benché suoni semplicissima all’ascolto, la suite più famosa della storia del jazz è stata elaborata lungamente da ‘Trane’. Il sassofonista ha richiesto il controllo completo dell’opera tanto che l’Impulse A 77 sarà l’unico disco dell’etichetta ad abbandonare il consueto nero e arancio per un sobrio e impeccabile bianco e nero. Le quattro parti di cui si compone la suite sono registrate, da Rudy Van Gelder, praticamente in diretta nella seduta del 9; il giorno dopo il gruppo viene allargato ad Archie Shepp e Art Davis e il sestetto registra un brano che ha visto la luce solo nel 2002 nell’edizione che comprende anche l’unica esecuzione completa dal vivo, ad Antibes nel luglio 1965. A love supreme è un itinerario mistico che parte con una confessione (Acknowledgement), seguita dalla consapevole decisione del cambiamento (Resolution), dalla vigorosa attuazione di quanto affermato (Pursuance) fino alla preghiera di ringraziamento (Psalm) in cui il sax sovrainciso di Coltrane regala momenti di assoluta emozione: un capolavoro del jazz senza dubbio ma anche uno dei dischi che più influenzeranno la scena rock degli immediati anni a venire.

venerdì 21 dicembre 2018

#UnVinilealGiorno #Roma

Lynn Fainchtein di mestiere fa (anche) la musical supervisor, cioè sceglie le canzoni (non la colonna sonora originale) che si sentono nei film. Lo ha fatto per molti film di Iñarritu, lo ha fatto per Roma di Alfonso Cuaron. In un'intervista a Billboard ha dichiarato che tutta la musica che si sente "comes from the radio, playing in the house, and in cars". In questa scena, ambientata in una residenza borghese durante la festa del Capodanno 1971, si ascolta la voce di Yvonne Elliman che canta I Don't Know How To Love Him (in messicano No se como amarlo) da Jesus Christ Superstar; la copertina che si vede nel fotogramma è effettivamente quella dell'edizione messicana (pubblicata il 16 ottobre 1970) con il titolo di JESUCRISTO SUPERESTRELLA. Jesus Christ nasce come doppio album (con un cast stellare: Ian Gillan dei Deep Purple, Murray Head, Chris Spedding, l'allora batterista dei Nucleus John Marshall e il trombettista Kenny Wheeler ); la Elliman (hawaiana di nascita) sarà l'unica a cantare nel concept album originale del 1970, nel cast originale di Broadway (12 ottobre 1971) e nel film (15 agosto 1973).
Buon Natale!

martedì 16 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno Arancia Meccanica


La classifica dei dischi più venduti del negozio dove Malcolm McDowell:/ Alexander DeLarge sta per rimorchiare due ragazze ("Cosa c'hai dove abiti sorellina per ascoltare quei tremoli piatti sonori? Scommetto che hai solo un Povero Piccolo Patetico Portatile da Pic-nic!") è del tutto falsa anche se compaiono due nomi autentici. Ma Arancia Meccanica uscirà nelle sale nel 1972 mentre gli Sparks pubblicano quasi contemporaneamente il loro primo album e quindi la loro 'presenza' va considerata del tutto casuale. Gli Heaven 17 (i Celestiali Diciassette nel doppiaggio) si formeranno invece solo nel 1981 e prenderanno il loro nome proprio dal film (o dal libro di Burgess se preferite). Il disco che si riconosce vicino alla colonna sonora di 2001: Odissea nello Spazio è "The Transfiguration of Blind Joe Death" di John Fahey. Per i più ossessivi il giradischi con il quale Alex ascolta il il buon vecchio Ludovico Van è il celeberrimo e meraviglioso Transcriptors Hydraulic. Il brano che potete ascoltare qui è Heaven 17 - (We Don't Need This) Fascist Groove Thang. Mi sembrava doveroso. 




giovedì 11 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno American Hustle

Il film è "American Hustle - L'apparenza inganna" e mai sottotitolo fu più azzeccato. Se il disco che i due protagonisti stanno ascoltando è di immediata individuazione (questa è la seconda stampa: dall'originale mono del 1956 - Columbia CL 934 - fu rielaborata la versione Electronically re-channeled for Stereo nel 1963 - Columbia CS 8648- ; l'etichetta che si vede è quella corretta), non altrettanto si può dire della musica. Infatti quella memorabile esibizione di Ellington al festival di Newport del 7 luglio 1956 - che contiene i quattordici chorus eseguiti dal sassofonista Paul Gonsalves in Diminuendo and Crescendo in Blue - fu per il 60% circa registrata in studio due giorni dopo, aggiungendo applausi finti, perché Ellington non era soddisfatto della performance. Tra quel 60% anche il brano "Jeep's Blues" che si ascolta in questa scena con l'assolo di Johnny Hodges al sax alto. (La versione in doppio cd del 1999 ha riportato alla luce il concerto completo e la versione in studio). L'apparenza inganna!
www.youtube.com/watch?v=dxCo8BjKwHA

martedì 9 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno Jackie Brown


Mentre Jackie Brown sta per mettere sul giradischi i Delfonics, tra i dischi appoggiati per terra (si dice essere la collezione personale di Tarantino) si vede una copertina (evidenziata con la freccia gialla) su cui mi sto scervellando ormai da anni. Se qualcuno sapesse di cosa si tratta... 

La freccia rossa indica invece uno dei più bei dischi dal vivo di tutti i tempi: George Benson, Weekend in L.A., Warner 1978 >www.youtube.com/watch?v=iwiqZRR6Ci4


lunedì 8 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno Mission Impossible: Rogue Nation (2015)

Tom Cruise entra in un negozio di dischi e si rivolge alla commessa (non affezionatevi, la uccideranno tre minuti dopo).
- Cerca qualcosa in particolare...
- Qualcosa di raro [... ] Jazz
- Sax.
- Coltrane.
- Piano.
- Monk.
- Shadow Wilson al basso.
- Shadow Wilson era un batterista [... ]
- È fortunato, ho una prima stampa.



Monk, Coltrane e Wilson suonano insieme in due soli dischi, Thelonious Monk Quartet with John Coltrane at Carnegie Hall inciso nel 1957, ma pubblicato nel 2005 (il che non ne fa un'edizione rara) e Thelonious Monk with John Coltrane, 1961, etichetta Jazzland JLP 46. NON è quello che passa tra i due nella foto, perché, come si evince dall'inserto sopra, l'etichetta è arancione; d'altronde quando sarà sul giradischi non sarà certo Trane a suonare....



giovedì 4 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno Lisbon Story 1995


Circa a metà del noiosissimo film di Wim Wenders, il protagonista, Rüdiger Vogler, incontra un anziano abitante di Lisbona che gli racconta la sua storia. Dietro di lui il vinile di Amália Rodrigues ‎– No Olympia, album Columbia del 1958. Qui la storia di quel meraviglioso concerto di una delle più grandi cantanti di tutti i tempi 
(l'intervista è realizzata nella casa di Amalia a Lisbona, oggi un museo a lei dedicato dove se avete fortuna potete incontrare la sua fedele segretaria che vi porterà a fare il tour della casa con le lacrime agli occhi). 

mercoledì 3 ottobre 2018

#UnVinileAlGiorno Provaci ancora Sam

Nel 1972 esce Provaci ancora Sam. In una scena Woody Allen estrae dalla sua collezione un album di Oscar Peterson. Ma quella copertina che si vede nella foto non corrisponde a nessun disco del pianista canadese. Il brano - Blues For Allan Felix - fu composto ed eseguito appositamente da Peterson e si trova solo nella colonna sonora che uscì per la Paramount, edizione piuttosto rara in vinile (se non introvabile), mai stampata in cd. Per sentire il pezzo > www.youtube.com/watch?v=jJ8eOCSWueA

sabato 3 marzo 2018

#UnVinileGiorno Il Pornoshop della Settima strada

Nel 1979 Joe D'Amato gira Il Pornoshop della Settima strada, thriller soft porno (trasformato in hard al montaggio, tanto che l'attrice farà causa alla produzione) con colonna sonora, in stile blaxploitation, di Bruno Biriaco (non è azzardato immaginare che fu tutto Il Perigeo a suonare nel disco, visto che Franco D'Andrea ricorda di aver partecipato alla registrazione). La rapina al pornoshop frutta qualche centinaio di dollari, alcuni sextoy e un ellepi (!) dei Love and Kisses, gruppo 'disco 'di Alec Costadinos, sodale di Cerrone. AI fiati (dei L&K), non accreditati, pare ci siano Michael e Randy Brecker.Nel 1979 Joe D'Amato gira Il Pornoshop della Settima strada, thriller soft porno (trasformato in hard al montaggio, tanto che l'attrice farà causa alla produzione) con colonna sonora, in stile blaxploitation, di Bruno Biriaco (non è azzardato immaginare che fu tutto Il Perigeo a suonare nel disco, visto che Franco D'Andrea ricorda di aver partecipato alla registrazione). La rapina al pornoshop frutta qualche centinaio di dollari, alcuni sextoy e un ellepi (!) dei Love and Kisses, gruppo 'disco 'di Alec Costadinos, sodale di Cerrone. AI fiati (dei L&K), non accreditati, pare ci siano Michael e Randy Brecker.


giovedì 25 gennaio 2018

#UnVinilealGiorno Electric Dreams

Nel 1954 Philiph Dick scrive un breve racconto, Sales Pitch, che sessantatré anni diventa un episodio della serie Philip K. Dick's Electric Dreams dal titolo Crazy Diamond. Il protagonista è uno stralunato Steve Buscemi: gli capita di naufragare, ma salvando il suo disco preferito. Lo stringe al petto mentre in sottofondo partono le note di Octopus di Syd Barrett. L’etichetta di quell'album è la Harvest e se guardate bene la riconoscete nel fotogramma (e se no ve lo dico io e fidatevi). Sempre siano lodati i precisini sul lavoro.

Un Amore Supremo

In occasione dell'uscita in edicola di A Love Supreme, primo titolo della collezione I Capolavori del Jazz in Vinile, sono andato a ria...