lunedì 1 marzo 2010

Un festival per la musica

Ci sono festival e rassegne per ogni argomento (e per alcuni, anche più di uno): letteratura, scienza, filosofia, storia, filosofia della storia, storia della filosofia. E poi la mente, il mare e qualunque altro pretesto possa servire a convincere uno sponsor pubblico o privato. Un solo tema è pervicacemente sfuggito fino ad oggi: la musica. Certo, direte voi, la musica si ascolta e le occasioni, anche molto interessanti, ci sono. Vero; ma, lapalissianamente, parlare di musica non equivale ad ascoltarla. Qualcosa ogni tanto accade: a Genova, Giovanna Zucconi per i Lunedì FEG al Modena, ha intervistato diversi personaggi sulle canzoni della loro vita; e all'interno di "Fare gli italiani", il prossimo 29 marzo al Teatro della Corte, Ernesto Franco
animerà una serata dal titolo "Sport e musica leggera" (speriamo non limitandosi ai terrificanti inni delle squadre o a De Gregori e alla sua sfiancata leva calcistica del '63). Ma sono casi sporadici, che non hanno nulla a che vedere con manifestazioni come il festival di Mantova per la letteratura, Modena per la filosofia o Genova per la scienza: insomma, siamo certi che un'iniziativa di questo tipo – tre giorni in un'amena località in compagnia di musicisti, autori, compositori, operatori, critici – potrebbe essere un'occasione per allargare il sempre più asfittico mercato discografico, oltre che un interessante momento di dialettico confronto fra chi la musica la fa e chi l'ascolta (o la subisce). Altrimenti tocca rassegnarsi e attendere che qualche artista di buon cuore passi da Fazio per presentare il suo nuovo cd o che Morgan dichiari di essere il figlio illegittimo di Fanfani, con conseguente speciale ad Anno zero; e sbarrare gli occhi di fronte alla puntata di domenica 28 febbraio dell'Arena condotta da Massimo Giletti, in cui Marino Bartoletti e Cristiano Malgioglio discettavano su Sanremo e sul televoto truccato, con Klaus Davi, Maria Teresa Maglie e Katia Ricciarelli a dargli manforte. Roba da rimpiangere il silenzio (magari nella versione di John Cage).

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