lunedì 20 settembre 2010

Fattore sconosciuto


È ricominciata la grande musica in tv, che per nostra mamma RAI significa principalmente “X factor”. No, non vogliamo parlare di Elio, né scoprire perché sia finito al fianco di Anna Tatangelo, Enrico Ruggeri e Mara Maionchi. Problemi (e soldi) suoi. Sembra molto più interessante provare a capire perché il clamore mediatico che accompagna la trasmissione di punta di Rai 2 sia inversamente proporzionale agli ascolti. Dopo una prima puntata in cui si era trovato contro niente meno che la partita tra l’Italia e le Far Oer e una replica del Festival del circo di Montecarlo, solo per rimanere alle due consorelle di viale Mazzini, raggiungendo 3.284.000 spettatori con un rispettabile share del 17,02%, già dalla seconda, il programma è tornato agli asfittici ascolti della precedente edizione. Per intenderci mercoledì scorso Facchinetti & c. hanno totalizzato 2.479.000 astanti con l’11,09% di share: per intenderci meglio, “Un posto al sole”, la soap delle 20.30 in onda alle 20.30 su Rai 3, al suo quindicesimo anno di vita, ha totalizzato 2.385.000 (8,90%); e Ballarò, in onda in contemporanea, arriva a 3.474.000 contatti con il 13,72%. Eppure sui giornali la polemica sull’eliminazione di Sofia Buconi regna sovrana e non passa giorno che qualche pretestuosa diatriba cerchi di rinvigorire gli scarni esiti d’ascolto. Se esistesse poi una speciale classifica che dividesse il numero degli spettatori per il costo della trasmissione, non esistiamo a credere che l’esito per X Factor sarebbe catastrofico. Probabilmente ogni puntata dispone di un budget con il quale si potrebbe provare a proporre un concerto (di medio livello, tipo Eels o Antony tanto per fare due nomi) in prima serata. Ma così i soldi del servizio pubblico non finirebbero nelle tasche dei soliti noti. E poi vuoi mettere il brivido del televoto truccato…

1 commento:

  1. parole sante!
    molto rumore (mediatico) per nulla: sto x-factor non lo guarda mai nessuno

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