domenica 29 aprile 2012

Zorro, Zorro, Zorro è la zeta la firma che lasci


Ancora scosso dal dolore per non essere riuscito a partecipare all'annuale Record Store Day, mi sono tuffato nella settimana resistente, quella che va dal 25 aprile al Primo maggio. Musicalmente il periodo è di difficile interpretazione, tutto stretto com'è tra una giornata dedicata a “Fischia il vento” e “Bella ciao” e un concertone che, giunto alla ventitreesima edizione, fatica a trovare ancora le motivazioni per cui era nato. Quest'anno di unità sindacale non osa parlare più nessuno e la crisi ha colpito duro, se il cast si è ridotto dai trentacinque artisti e gruppi del 2011 ai quindici di quest'anno (anche il peso specifico si è drammaticamente ristretto: l'anno scorso c'erano Lucio Dalla e Francesco De Gregori, quest'anno Caparezza e Marina Rei; la buona notizia è che non ci sono i Modena City Ramblers). Di sicuro affidare a Mauro Pagani la direzione musicale è stata una buona scelta; più rischiosa, sulla carta, l'idea di riarrangiare dodici brani con dodici artisti nell'esecuzione di altrettanti classici di giganti del rock. Chi vedrà, saprà. Per rimanere dalla parte dei deboli contro i potenti, apprendiamo con sollievo che Stefano D’Orazio ha concluso le audizioni del suo nuovo musical “W Zorro”, scritto in collaborazione con l'altro Pooh Roby Facchinetti e atteso per il prossimo autunno. Ad interpretare il misterioso spadaccino che combatte dalla parte dei Peones, sarà l’attore italo-francese Michel Altieri, mentre gli altri protagonisti impareranno a tirare di scherma con un insegnante d’eccezione quale il pluricampione del mondo di spada, Stefano Pantano. Ancora sconosciuta l'identità dell'interprete del personaggio su cui la produzione ha deciso di puntare per il successo del musical, considerando che Rossana Casale sarà la vocal coach dell’intero cast: è evidente che tutto il peso dell'operazione poggerà sulla simpatia e la bravura di chi si calerà nelle vesti del servo sordo-muto Bernardo. Broadway trema nell'attesa.

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