lunedì 3 novembre 2014

Italians Do It Better

Due notizie apparentemente distanti tra loro hanno agitato il placido mondo della musica italiana: la prima è l’annuale e inesorabile proposta del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti, di un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia, all'interno dei programmi Radio e Tv. Ne avevamo parlato l’anno scorso (Disco Mix 187), in occasione della raccolta di firme sulla piattaforma Change.org (l’iniziativa, lanciata il 14 ottobre 2013, al 28 dicembre aveva già raggiunto la strabiliante cifra di 1000 firme): le obiezioni che sollevavamo ci sembrano ancora valide e ragionevoli, per cui non stiamo qui tediosamente a ripeterle. La novità di quest’anno è il sostegno nientemeno che di Roy Paci, uno che alla musica italiana ha dato tanto e, legittimamente, si adopera per restituire quello che ha avuto. La seconda notizia arriva in forma di appello da Mario Lavezzi che a margine della X Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale organizzata da Pubblicità Progresso a Milano (un appuntamento che dà un brivido solo a nominarlo) ha chiamato a raccolta i cantanti italiani: “Date una mano alla battaglia per la parità di genere”, una campagna che la Fondazione sta portando avanti per combattere gli stereotipi che impediscono ancora alle donne di raggiungere la parità con gli uomini. Già, ma come? Presto fatto: un concorso per una canzone sul tema riservato (chissà perché?) agli iscritti alla SIAE, ha visto la partecipazione di ben (!?!) 130 autori e la vittoria della canzone “Punto su di te”. Ma non basta, e allora prosegue il Lavezzi “chiediamo ora ai più famosi cantanti italiani di rendersi disponibili a partecipare alla realizzazione di un videoclip in cui due gruppi di maschi e femmine si rivolgano l’un l’altro cantando ‘Punto su di te’, la canzone vincente, sul tema della parità di genere; ancora, ci sentiamo di chiedere loro, conoscendone la sensibilità sociale, di voler partecipare ad un grande concerto per raccogliere fondi da destinare a borse di studio per ragazze meritevoli senza mezzi”. Nei nostri cuori brilla ancora il ricordo di MusicaItalia Per L'Etiopia la cui versione di Volare’  - era il 1985 – fece impallidire Stevie Wonder, Ray Charles e Michael Jackson che con Springsteen e qualche altro disperato avevano partecipato a ‘We Are The World’. Insomma i segnali ci sono, la musica italiana sta finalmente uscendo dal guado in cui si era impantanata e finalmente potrà riavere il posto che merita nei nostri cuori e soprattutto nella programmazione di radio e TV.
PS Le ‘femmine’, come le chiama Lavezzi, con il concerto ‘Amiche per L’Abruzzo’ a dire il vero nel 2009 qualcosa erano riuscite a fare e senza l’aiuto dei maschi.
PPS Il titolo di questo post non cita il video di ‘Papa Don’t Preach’ in cui Madonna indossa una maglietta con quella scritta, bensì l’ultimo singolo di Roy Paci che si esprime in inglese (o in spagnolo) pur rimanendo un musicista autenticamente italiano, sia ben chiaro!








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